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CABINE ESTETICHE

L’aumento della redditività in farmacia passa anche attraverso servizi innovativi al di fuori del settore farmaceutico, tra questi: locali autoanalisi, trattamenti estetici e farma spa. 

La farmacia può proporsi come un’oasi di benessere e comfort, con cabine estetiche e palestra fisioterapica, concepite per offrire massaggi viso-corpo con apparecchiature all’avanguardia, trattamenti dimagranti e thalasso termali, assistenza infermieristica, test per intolleranze alimentari, analisi pelle e capelli, e molto altro. 

 

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Altri servizi in farmacia

Cabina estetica in farmacia: possibile?

Normativa, requisiti minimi per una cabina trattamenti in farmacia

Articolo di Tiziana Azzani (Tema farmacia)

Ebbene, alcune farmacie ce l’hanno fatta ed hanno avviato l’attività di cabine in cui estetiste diplomate eseguono trattamenti estetici a pagamento. E’ una novità da molti ambita, da molti creduta impossibile…

 

Se per alcuni il dubbio sta nella compatibilità tra le professioni di farmacista ed estetista, per la maggior parte la difficoltà è costituita dall’autorizzazione dei locali da parte delle ASL e dei comuni, ancora impreparati a questo tipo di iniziativa.

Per quanto riguarda la professione il presidente della FOFI, Andrea Mandelli chiarisce: “La disciplina attualmente vigente non dispone di alcun divieto alla possibilità di effettuare trattamenti estetici a pagamento in farmacia. Quella dell’estetista non è una professione sanitaria e pertanto non vi è incompatibilità tra l’esercizio della farmacia e tale attività. Per quanto riguarda il rapporto di lavoro, l’estetista non può assolutamente essere “socia” della farmacia. La normativa vigente, infatti, sancisce la riserva di titolarità della farmacia ai soli farmacisti. Ciò comporta che nessun soggetto che non sia farmacista, abilitato, iscritto all’albo e in possesso del requisito dell’idoneità, può accedere alla titolarità di una farmacia o a parte della stessa. Il rapporto tra l’estetista e la farmacia può essere sia regolato da un contratto di lavoro con la farmacia (ad esempio, lavoro subordinato, co.co.pro, job sharing, ecc.) ovvero potrà inquadrarsi nell’ambito di una collaborazione professionale. Dalla tipologia di rapporto prescelto dipenderà la modalità di gestione degli introiti derivanti dal pagamento dei trattamenti estetici.” L’estetista può dunque essere una dipendente della farmacia o una libera professionista e i trattamenti possono essere gestiti direttamente dalla farmacia, che può emettere un listino dei servizi forniti. Per quanto riguarda il tipo di trattamenti estetici, Mandelli sottolinea: “Pur non vigendo alcun divieto legislativo in materia, la FOFI ritiene che tali trattamenti debbano attenersi alla sfera salutistica e del benessere, nel rispetto del ruolo sociale e della natura giuridica delle farmacie, che sono qualificate quali presidio socio-sanitari, votati all’assistenza e alla tutela della salute del cittadino.” Per quanto riguarda l’allestimento del locale cabina, come specificato nella Legge 4/90 n.1 che disciplina l’attività dell’estetista, occorre rispettare i requisiti igienico-sanitari definiti dalle singole ASL e dai comuni.

 

 

Tra coloro che hanno allestito una cabina per trattamenti corpo in farmacia, il pensiero corre oltre l’estetica e si comincia a pensare di estendere l’utilizzo ad altre figure professionali, come ad esempio un fisioterapista. A tal proposito Andrea Mandelli sottolinea: “Per quanto riguarda l’eventuale necessità di un adattamento della cabina è il caso di tenere presente che si è in attesa dell’adozione del decreto ministeriale attuativo che dovrà individuare le prestazioni fisioterapiche erogabili dalle farmacie e che sarà comunque necessario rispettare la normativa tecnica prevista per questa attività. L’apertura alle nuove prestazioni, infermieristiche e fisioterapiche rappresenta un importante traguardo nello sviluppo di collaborazioni interprofessionali. In attesa dei decreti ministeriali attuativi ribadiamo che tutte le professioni non qualificate come professioni sanitarie (le estetiste, appunto) possono potenzialmente operare in farmacia.”

 

Requisiti minimi per cabina autorizzata a trattamenti eseguiti da estetista:

TRATTAMENTI VISO

  • dimensioni minime 6 metri quadrati;
  • poltrona;
  • specchio con mensole porta materiale e biancheria;
  • lavamani

TRATTAMENTI VISO-CORPO

  • dimensioni minime 9 metri quadrati;
  • lettino;
  • mobiletto porta biancheria e attrezzatura;
  • lavamani;
  • doccia e bagno,
  • spogliatoio (con caratteristiche fissate dalla ASL di riferimento).
  • Altezza media 3 m;
  • climatizzazione;
  • luce a basso numero di Kelvin