In media più di un italiano su due (68%) percepisce la farmacia come un “focolaio” di infezione (Fonte indagine Focus Management)

Molte Farmacie hanno fatto tanta comunicazione ma c’è poi  chi è andato oltre, intervenendo sull’organizzazione dei percorsi e degli spazi.

Subito 2 esempi

1) Oggi il cliente della Farmacia non si sofferma più in negozio come prima. Arriva alla porta d’ingresso in uno stato di tensione, quasi di pericolo. Attende prima fuori e poi, una volta entrato, si preoccupa di mantenere il distanziamento sociale. 

Organizzare (e comunicare) le distanze, regolare i flussi d’ingresso e d’uscita sono oggi una priorità per il farmacista titolare. Bisogna organizzare i percorsi e mettere a proprio agio le persone per non compromettere la resa dell’attività..

2) Nel cartone il virus resta attivo molto più a lungo che in altri materiali, quindi molti lo hanno del tutto eliminato gli espositori cartonati delle case.

Occorre rassicurare e dare visibilità alle misure di igiene e prevenzione

Un cliente che vede che in Farmacia sono applicate scrupolosamente le regole del distanziamento si sente più sicuro, quindi smette di preoccuparsi dell’infezione e si guarda attorno.

Ecco alcune soluzioni subito applicabili senza stravolgimenti: