Le immagini del tronco che si erge maestoso verso il cielo o l’uccellino che si abbevera sul greto del fiume sono simboli di una natura che ritorna, dopo tanta violenza, ad essere libera, ma vicina all’uomo.
Un onda luminosa a soffitto come il tempo che scorre non è solo la scusa di nascondere una trave che divideva in due il locale ma il collegamento tra una zona di sosta ad una di transito.
Nella zona di sosta un tavolo e sedie in legno ricordano l’ospitalità del luogo mentre espositori a nicchia luminosa parlano di prodotti accuratamente selezionati dai dottori e pronti per essere consigliati.
Poi un barbaro, uno stregone del marketing 😉 ha rimosso la collocazione delle gondole in origine in un ordine calmo, suggerendo un posizionamento nevrotico ed asimmetrico per alimentare, a suo dire, la curiosità sul prodotto.
Fortunatamente grandi vetrate innondano gli occhi di vette e spazi senza fine ed i dottori Zampieri che tra quelle vallate sono nati e ci vivono rammentano come, al di là dei prodotti, resta il loro sapere ed il loro consiglio.